Radcliff Éibhirson

Jamie Dornan -- Brenner

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    Radcliff ÉIBHIRSON. BRENNER
    Storia↘ Camminava sopra le radici degli alberi, sopra anche qualche ramo caduto per una qualche ragione. Non aveva un gran equilibrio, spesso barcollava, e gli sguardi che si sentiva addosso sembravano aspettarsi una sua caduta. Non aveva mai prestato attenzione alle persone che sembravano spesso circondarlo, ma quando cadeva, il solo suono dei loro sghignazzi lo faceva incupire, e bagnava i suoi occhi d'un velo di lacrime.
    Sapeva che non era nulla d'importante, sapeva che non avrebbe dovuto farci caso ma era più forte di lui perché, in fondo, era proprio la causa di quelli sguardi che pesava più che a chi lo circondava, a lui stesso. Avrebbe scambiato ben volentieri quella particolarità di cui, a sentire chiunque, avrebbe dovuto essere fiero, con una qualsiasi altra cosa. Pensava che se la gente non avesse fatto caso a lui, non l'avrebbe visto cadere, ma soprattutto non avrebbe riso di lui. Fare parte di una delle poche Banshee maschio, non era l'eccezione che avrebbe desiderato essere.

    «Non hai ancora trovato una famiglia che valga la pena proteggere?»
    Quante volte si era sentito porre questa domanda? Fin troppe, quasi fosse l'unica cosa di valore che potesse fare nella propria vita. Chi gliela poneva, sapeva quale sarebbe stata la risposta, quindi perché continuare a farlo?
    Non voleva legarsi ad una famiglia qualunque, e fino a quel momento non aveva trovato nessuno che potesse meritare la sua protezione. E non era raro che gli facessero pesare quest'attesa come un disonore di cui rendere conto, ma non gliene importava: nessuno di loro poteva costringerlo a fare una cosa che non voleva, e comunque era abituato ad essere visto come quello 'fuori dalla norma'.

    Fino ad un giorno di Samreadh almeno. Non stava facendo nulla di particolare, quel giorno. Camminava, ammirando gli alberi che iniziavano a perdere le proprie foglie. Ardenn stava sopraggiungendo , ma non gli dispiaceva: in fondo riusciva a trovare di che compiacersi in ogni stagione di Eventyr, e per questo sorrise, facendosi delle domande irrilevanti su ciò che gli avrebbero riserbato i mesi a venire. Almeno fino a quando non volse il viso, ed i suoi occhi non si posarono su una figura inginocchiata ai piedi di un albero, con le mani sul viso, nel tentativo di soffocare i singhiozzi che lo avevano afflitto. Avvicinandosi all’ uomo, Radcliff incontrò il padre di quella che sarebbe stata la sua nuova famiglia.

    I suoi protetti avevano una figlia. La bambina non era di una straordinaria bellezza: non assomigliava ad una bambola di porcellana, né i suoi occhi sembravano rilucere della luce delle stelle, ma era curiosa e le sue mani toccavano tutto ciò che riuscivano a raggiungere e potesse sembrarle soffice al tatto. I genitori erano spesso fuori casa, e per questo era logico che sarebbe toccato a Radcliff prendersene cura. Inizialmente non sapeva come comportarsi, ritrovandosi sempre circondato da quel piccolo esserino che sembrava averlo scambiato per un cuscino o il proprio peluche personale. Non gli dispiaceva, il calore di quel contatto riscaldava molto più che il suo corpo.

    Gli anni passavano e con questi le cose mutavano, rimanendo allo stesso tempo uguali a come erano sempre state. La bambina cresceva, e Radcliff passò dall' essere un cuscino a cui aggrapparsi forte nelle notti temporalesche, ad una sorta di diario segreto delle ansie e delle vicende di quella che per certi versi avrebbe potuto considerare figlia propria o come la sorellina che non aveva mai avuto.
    La sua vita sembrava essersi interrotta, per lasciare spazio alla realtà che la ragazza gli presentava, al mondo che gli permetteva di vedere attraverso i propri occhi.

    Aveva sentito parlare di alcune Banshee che si erano innamorate di uno dei loro protetti. Diventano quasi la tua nuova famiglia, col tempo impari ad apprezzarne ogni sfumatura, e può capitare. Ad una donna piena d'ormoni in circolazione e vittima delle proprie emozioni, può capitare. Non credeva che a lui sarebbe successo: perché era un uomo, perché alla fine era un cliché alquanto banale. Sin dalla prima volta in cui l'aveva abbracciato si era reso conto che teneva a lei, ma col tempo anche l'affetto che provava nei suoi confronti era cambiato le sue sfaccettature. Più si avvicinava al significato che ciò aveva più lo rinnegava, e si convinceva che fosse semplicemente il tipo di amore che aveva sempre provato, e che modo in cui lo percepiva era cambiato solamente perché lei era cambiata. Non avrebbe mai ammesso la realtà, soprattutto a se stesso, ma questo non voleva dire che altri non riuscissero a rendersene conto.
    Un amico della ragazza si accorse del particolare atteggiamento di Radcliff quando era insieme a lei, deducendone fortuitamente la più corretta delle conclusioni trovandosi banalmente nel posto giusto al momento giusto. Lei ovviamente non si era accorta dei sentimenti che Radcliff provava nei suoi confronti, ed il giovane penso bene di approfittarsi dell'ingenuità della ragazza che ancora dormiva con una luce accesa la notte, per timore del buio. Voleva diventasse la sua compagna, e si era convinto del fatto che non fosse già successo solo perché l'altro le era attorno. Inoltre, pensava che se non si fosse sbrigato lei si sarebbe resa conto che quello che lei considerava come un fratello in realtà avrebbe desiderato essere qualcosa di più, e avrebbe perso ogni possibilità di conquistarla.
    Non c'entra molto la magia in questa storia, alle volte un uomo munito di cattive intenzioni è più che sufficiente per complicare la vita di altre persone.

    Katryna era una ragazza che si fidava fin troppo delle persone che erano riuscite a conquistarla, e probabilmente era convinta che fosse una cosa reciproca, perché altrimenti si diceva che non sarebbero riusciti a stringere un legame così forte. Non era ingenua, semplicemente dava il proprio cuore a chi credeva lo meritasse, e nei confronti di quelle persone non aveva alcuna riserva. Gli amici sono la famiglia che scegliamo, e come per Radcliff questo era uno dei valori a cui teneva di più.
    Per questo motivo non riuscì ad ignorare le parole di Aaron. Per questo motivo finì con l'accoltellare Radcliff.

    Le disse che Radcliff voleva approffittare di lei, che altrimenti che motivo avrebbe avuto d'esserle così vicino? Inventandosi una diceria che non era mai esistita, la convinse che una Banshee maschio era palesemente una rarità, e che per questo l'arroganza e l'atteggiamento di superiorità era ben radicato dentro ognuno di loro, che pensavano di dover solo desiderare una cosa per ottenerla, perché erano sempre stati trattati come degli esseri speciali, a cui tutto era permesso. Che lei fino a quel giorno non si era resa conto della vera natura di Radcliff perché l'aveva sempre visto con quegli occhi, nel modo in cui lui ha sempre voluto lo vedesse, ma che Aaron riconosceva e come amico, si sentiva in dovere di metterla in guardia.
    Così Katryna cominciò a prestare più attenzione nei riguardi di Radcliff, e vide. Capì di cosa Aaron stesse parlando, lo vide con gli occhi di lui, ma la verità era ben lontana da quello che pensava di vedere. I gesti di affetto di Radcliff, la vicinanza che sentiva il bisogno di mantenere con Katryna, le sue parole dolci e rassicuranti, cambiarono totalmente il loro significato: troppo vicino, troppo pressante, troppo asfissiante. Non era normale, non lo era affatto. Katryna si convinse che Aaron avesse ragione, e dopo aver parlato col ragazzo, del fatto che avesse ragione, che se non gliene avesse parlato chissà cosa sarebbe accaduto, decisero che doveva ucciderlo.
    Non aveva altre scelte, erano sicuri che se avesse continuato a vivere e l'avesse semplicemente cacciato lontano dalla propria famiglia, questo sarebbe tornato, e avrebbe continuato a perseguitarla ancora più ferocemente, perché non aveva ottenuto ciò che desiderava.
    Doveva ucciderlo, e per farlo avrebbe dovuto sfruttare la sua arroganza, che era anche fra le prime delle sue debolezze, e lo portava ad essere così vicino a Katryna.

    Non avrebbe mai potuto immaginare che sarebbe morto così. Era una giornata così bella, la sua pelle così soffice e calda...
    L'aveva chiamato dal giardino ma non appena lui comparve si mosse, ed il vento fece ondeggiare le pieghe del candido vestito che stava indossando. Gli disse di seguirla, che voleva andare al loro solito posto, quello dove passaano da sempre pomeriggi interi, semplicemente a parlare e a guardare i fiori sbocciare, o le nuvole muoversi lente nel cielo. Ovviamente non se lo fece ripetere due volte, e corse più che poté per raggiungerla. Ma lei era veloce, aveva un vantaggio di qualche secondo, arrivò al tronco su cui lei era già seduta coi battiti accelerati del cuore, ma sorrideva: gli piaceva andare lì con lei.
    Si sedette al suo fianco, aspettando che la ragazza dicesse qualcosa, mentre il silenzio cominciava a dividerli.
    «Tutto bene?» le domandò, piegandosi verso lei. Un'altra delle ragioni per cui amava quel posto, era che c'era più vento del normale, ed il sole sembrava splendere con più forza, e la sua pelle riluceva, ed il suo profumo lo accarezzava proprio come fosse una semplice brezza.
    Katryna lo guardò, quasi fosse imbarazzata per ciò che stava per dire, e s'avvicinò di un palmo a lui. Radcliff intuì che c'era qualcosa. Aveva imparato a conoscerla dopo tutti quegli anni, ed ebbe paura di quel gesto. Paura, ma anche speranza per qualcosa che non aveva ammesso nemmeno a se stesso.
    «Robin, mi ami?» ricorderà per sempre quel momento, quella voce vellutata e timida che gli poneva la più semplice delle domande, ma a cui ci mise un paio di secondi per rispondere.
    «Sì.» la sua gola si era inaridita, e nonostante avesse tentato di deglutire, quella sgradevole sensazione non si decideva ad abbandonarlo. Allo stesso modo, i suoi occhi non riuscivano a staccarsi da quelli di lei, cercando invano di capire cosa stesse succedendo.
    «Come un fratello ama una sorella?» Katryne s'avvicinò ancora di più a lui, volgendo il suo viso verso quello di Robin. Riusciva a sentire il suo respiro sulla sua pelle, e quel rumore riuscì a coprire qualsiasi altro suono che non fossero le sue parole, che ora erano poco più che sussurrate.
    «O forse... Qualcosa di più di questo?» era incantato. Incantato dalla sua voce suadente, dai suoi occhi splendenti, dalla forma della sua bocca.
    «Di più... Molto di più.» chinò il capo per baciarla, riuscì perfino a sfiorare la morbidezza delle sue labbra. E poi avvertì un dolore al petto, del calore che non si aspettava di provare. Volse il viso verso il basso, proprio mentre Katryna si spostò nuovamente da lui, arretrando.
    Un pugnale era conficcato nel centro del suo addome. Guardò confuso e frastornato la ragazza, mentre il dolore di quella ferita iniziava ad intorpidire i suoi muscoli, e lasciava un' altra ferita ben più nascosta e profonda. «Perché?» riuscì a domandare, cercando di non pensare al dolore che ogni lettera gli costava. Lei rise, pensando la stesse prendendo in giro:«Davvero pensi di potermi ingannare con questa messinscena?! Io mi fidavo di te. Eri più che un fratello per me, e tu... Guarda cosa mi stai costringendo a fare. Aaron aveva ragione, ragione su tutto!» delle lacrime le rigavano il volto, e Robin faticava a capire quello che Katryne stava dicendo. Pensava che quella fosse una messinscena? E cosa c'entrava il suo amichetto? Ma non riuscì a compiere altri pensieri, perché una seconda accoltellata perforò il suo petto. E poi un'altra, ed un'altra ancora. Fino a quando non fu più in grado di percepire nemmeno il suo corpo.

    Aaron quella fu l’ unica parola che la sua mente recepì, in quel momento. E tutto gli fu chiaro, ancora più chiaro di quanto non sarebbe potuto essere se gliel’ avesse detto lui di persona. In fondo, era riuscito a portare Katryna ad ucciderlo. Non pensava sarebbe riuscito ad arrivare a tanto, abituato a guardare sempre alla parte più buona, delle persone che lo circondavano.
    Eppure, questo non riusciva ad accettarlo. Gli aveva tolto la vita, la vita che aveva sempre desiderato, e che così tanto tempo aveva impiegato a raggiungere. Gli aveva sottratto il suo amore, senza dargli neppure il tempo di.. Lasciare a fare Katryna una scelta, ma compiendola per lei, manipolandola, sfruttando il suo candore. Radcliff la amava, e per quanto romanzesca possa sembrare una simile affermazione, se lei gli avesse detto che era con Aaron che voleva costruirsi un futuro, lui si sarebbe tirato indietro e avrebbe continuato a starle accanto come aveva sempre fatto. Ma se magari non fosse stata quella la sua scelta?
    Se avesse potuto scegliere lui?

    Radcliff non si sorprese, quando rinacque come Brenner. L’ odio che aveva provato dentro di sé quando capii cosa c’ era dietro il suo assassinio, era una forza troppo forte per rimanere inesplosa.
    Sapeva chi fosse il proprio obiettivo, cosa fare per poter andare oltre e poter morire. Ma non aveva alcuna fretta di farlo, nessuna fretta di cercarlo o di vedere cosa stava facendo Katryna ora che lui non c’ era più. Così ha deciso di fermarsi fra le montagne, ed insieme al suo totem, aspettare il momento giusto per portare a compimento il significato della sua rinascita: uccidere Aaron.

    Famiglia/conoscenze↘ Ad eccezione della sua famiglia che (crede) viva ancora presso il Lago Taël, e la famiglia che ha deciso di proteggere, non ha altri legami a Eventyr. Qualche amico di sempre, ma sono pochi, e comunque nessuno sa che è un Brenner, e tutti lo credono morto, quindi nessuno si è messo alla sua ricerca e lui neppure, di ricambio. L'unica creatura a cui sia legato in questo momento, è Panda, il suo totem.

    Nome completo↘ Radcliff Éibhirson, quindi Radcliff figlio di Éibhir. Radcliff deriva dall' inglese antico ed ha il significato di "scoglio rosso". Nonostante la pronuncia del suo nome sia uguale al modo di scriverlo, Katryna lo chiamava Robin. Questo soprannome le era venuto alla mente in seguito ad un altro nome che si dà al pettirosso (significato del nome Robin) ovvero: 'redbreast'. Diceva infatti che come il canto di questo uccello, anche Radcliff parlava usando frasi brevi, ma soprattutto perché Robin sembrava essere sempre in grado di percepire l' arrivo dell' Errean, ancora prima che si iniziasse a parlare dei preparativi per la festa o si cominciassero a vedere i primi germogli, e le riusciva a portare un fiore. Quando era ancora una bambina infatti, Katryna desiderava trovare un fiore da mettere fra i propri capelli per la festa,, ma era ancora troppo presto per trovarne alcuno, e per proprio orgoglio personale, si rifiutava di chiedere a Radcliff di realizzare questo suo desiderio, o comunque di aiutarsi con la magia. Non riuscì nel suo intento e per questo motivo si addormentò piangendo, la notte prima della festa. Radcliff quindi passò quelle ore a cercare quel fiore che Katryna tanto desiderava, trovandolo e riuscendo a restituirle il sorriso. Da quella volta, ogni anno ha compiuto una simile ricerca, in modo che Katryna non si addormentasse più con gli occhi pieni di lacrime, a causa di un fiore che non era riuscita a trovare.
    Età↘ Ha 67 anni, ma non si può dire sia vecchio o che sia un giovane nel fiore dell’ età. Ad Eventyr gli anni di una persona non significano molto, almeno finché non si stabilisce chi è l’ interlocutore, e si riesce a fare una sorta di paragone fra i due. Ma infine, questa non conta niente. Ci sono anziani che hanno fatto più errori dei giovani, e anche se questo si potrebbe imputare al fatto che abbiano avuto più tempo per farli, si potrebbe ugualmente dire che l’età non è affatto indice di maturità. Comunque Robin dimostra una trentina d’ anni, e non è che dia molte opportunità alla gente per scoprire se anche come persona dimostra una simile età o meno.
    Provenienza↘ Essendo stato una Banshee, proviene dal Lago Taël, ma quand’ era piccolo il suo sogno più grande era andare a Roveen, dove si aspettava di trovare giganteschi campi, ma non riusciva ad immaginare nient’altro non avendo la minima idea di come essi fossero fatti. Desiderava semplicemente visitare quel luogo, perché da quello che gli era stato raccontato sembrava un posto magnifico, ma purtroppo non ha mai avuto l’opportunità di recarvisi, e col tempo ha finito col dimenticarsi di questo suo sogno.
    Orientamento sessuale/religioso↘ Crede nella Dea Madre, ma nulla di viscerale o esagerato, è d'accordo sul fatto che tutti le devono qualcosa di estremamente importante.
    Parlando del suo orientamento sessuale, si può dire sia etero.
    Status sociale/civile↘ Single. Non ricorda nemmeno l'ultima storia che ha avuto se è per questo, né gli interessa rivangare ricordi che stanno benissimo dove si trovano ora: nel dimenticatoio. Sta bene così, questa condizione non gli pesa affatto, e non ci tiene a cambiarla. Per quanto riguarda la sua condizione finanziaria, non è che ci sia molto da dire. Non ha bisogno di niente, perciò non possiede niente, e al limite, le cose che potrebbero servirgli cerca di rimediarle dalla foresta.
    Professione↘ Alcuna. Si limita semplicemente a vagare, sapendo di dover andare a cercare Aeron, Katryna, volendo farlo ma allo stesso preferendo rimanere lontano da loro, per non avere la conferma dei suoi sospetti che tanto sanno di realtà.

    pngAspetto fisico↘Che c’è da dire sul suo aspetto fisico? Niente di più che un qualsiasi sconosciuto non potrebbe vedere: nessuna cicatrice, alcun tatuaggio segnano il suo corpo come ricordi di un evento importante del proprio passato, o un ostacolo che è riuscito a superare – oppure no. In effetti così era prima che venisse brutalmente assassinato, sapete… Per forza di cose devono rimanere dei segni dopo che uno ti pugnala brutalmente e ripetutamente. Così, giusto per dire ciò che è giusto dire. E’ alto, non eccessivamente, diciamo quanto basta, e di corporatura media, e ad un primo sguardo non penso si potrebbe dire che ci sia qualcosa che lo differenzia dagli altri uomini, se non fosse che lui non è più propriamente un uomo ma un’ anima in cerca di vendetta, un Brenner. Eppure, niente occhi iniettati di sangue, niente occhi rossi da vampiro ma un paio di semplici occhi azzurri, che non sono in grado di mostrare tutti i sentimenti che Robin potrebbe provare, o almeno, una volta provava. Ora come ora il modo più facile per indovinare il suo stato d’ animo è guardare il suo totem. Non ha una personalità complicata, e forse è proprio per questo che non è facile capire la sua pacatezza, come se lo scorrere del tempo non fosse altro che un irrilevante dettaglio nella sua vita.
    I suoi capelli sono castani e mossi, alla luce del sole possono sembrare biondi e visto che sua madre aveva sempre desiderato un figlio biondo, si auto convince (e di conseguenza convinse anche Robin) che i suoi capelli erano biondo scuro.
    Non si cura molto del proprio aspetto, in fondo è sempre in giro per le montagne col sue totem, e per questo motivo non è raro incontrarlo con le mani sporche di fango, o non incontrarlo affatto, perso nei meandri di quelle rocce.
    pngAspetto Caratteriale↘Pacato. Tranquillo. Radcliff si prende il proprio tempo per ogni cosa, per lui il tempo è un concetto astratto e non avendo altro che uno scopo nella vita – che lui non ci tiene nemmeno troppo a realizzare in breve – la durata dei suoi progetti di solito coinvolgono alcune attività implicite: infatti non lo si vedrà mai decidere di fare qualcosa ed incanalare tutte le proprie energie con lo scopo di realizzarla senza alcuna deviazione, di fretta. Ha tempo, tutto il tempo che desidera. E’ una delle poche cose che gli sono rimaste e non gli dispiace sfruttarla , tutt’ altro, pensa sia un suo obbligo farlo.
    E’ una persona silenziosa, non per scelta, ma perché molte volte davvero non ha nulla da dire e anche sforzandosi, non sarebbe in grado d’ uscirsene con qualcosa di coerente con il discorso che si sta tenendo. Alcuni alle volte hanno pensato che lo facesse perché non aveva ‘nulla di carino da dire’ e perciò se ne stava zitto, e per questo motivo ha sempre avuto una cerchia di amici parecchio ristretta: non tutti sono in grado di capirlo. C’è da dire che Radcliff è un animo fondamentalmente buono, o almeno lo era. Non era affatto vero che i suoi silenzi erano dovuti a delle critiche non dette. E’ una persona calorosa, ma solo nei confronti delle persone che conosce bene, e da queste gli piace ricevere affetto perché lo fanno sentire amato e questa sensazione è molto importante per lui. Anche per questo motivo, per il sentimento che provava nei confronti di Katryna, nonostante il rapporto che lo legava a lei, non riesce a perdonare ciò che Aaron l’ha portata a fare, non è riuscito a perdonare quell’ uomo che ha distrutto la sua precedente vita, e l’ha costretto a questa prigione. Altro non è la vita come Brenner, per Radcliff. Una gabbia da cui non potrà uscire finché non si decide a prenderne le chiavi, il punto è che non è facile. Sono così lontane, e sinceramente non ha voglia di fare tutto quello sforzo per raggiungerle ora come ora.
    Passioni↘ Gli piace mangiare. Tanto tanto, anche se non è che abbia bisogno di mangiare, visto che tecnicamente sarebbe morto. Però lo adora, per questo non passa giorno senza che lui abbia cacciato senza il suo totem. Alla fine, anche cacciare gli piace, anche se uccidere non è proprio il massimo per lui.
    Gli piace dormire, o comunque riposarsi accanto al suo amico Panda. Panda è morbido, per questo motivo funge da perfetto cuscino, senza contare che questa caratteristica lo rende anche un perfetto oggetto per le coccole che Radcliff gli regala spesso e volentieri.
    Giocare con Panda è uno dei suoi passatempi preferiti, anche se le cose che possono fare insieme sono relativamente poche. Per questo motivo li piace alternare le coccole, un po’ di riposo, ed una bella scorpacciata di qualcosa. Se possibile, bambù: non è male, affatto!
    Curiosità↘
    - Gli piacciono le foglie, quelle che cadono dagli alberi, i loro colori, ma anche i fiori che sbocciano o la neve che cade, ma in mancanza di questi fenomeni, non capita raramente che si fermi ad osservare il cielo e le nuvole
    - Sul petto e sulla schiena ha i segni dei colpi infertagli da Katryna, per questo motivo non lo si vedrà mai a petto nudo
    - Il suo colore preferito è il rosso
    - E' un esperto di fiori


    Specie↘ Ora è un Brenner, ma un tempo è stato una Banshee.
    Ruolo↘ --
    Potere↘ --
    Totem↘ Il Totem di Radcliff è un panda. Il suo nome è Panda, e non è che ci sia molto da dire su di lui: è un panda come tutti gli altri, solo che è più ciccione e pigro dei suoi simili. Alle volte Radcliff pensa che Panda voglia più bene al bambù piuttosto che a lui, ma va bene, perché non gli importa, entrambi possono amare il bambù. Però non bisogna sottovalutare Panda, perché è parecchio forte, per non dire pericoloso. State attenti.
    Mutazione↘ --
    Elemento↘ --
    Protetti↘ --

    starring jamie dornan | gifs from: FCgifs | code ©panda only @ breakdown / non è una base!


    Edited by -mems - 25/10/2012, 23:29
     
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    LO SO <3
    Insomma devi sapere che il pg è stato creato appositamente per il panda uu
     
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2 replies since 25/10/2012, 21:21   130 views
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